E’ ormai diffusa la voce che si è ad un passo dalla sottoscrizione del nuovo contratto collettivo di lavoro che dovrebbe disciplinare i rapporti tra le imprese di trasporto su ferro e i lavoratori dipendenti.

 

Se questo è, perché l’OR.S.A. continua a scioperare?

 

Chi è ad un passo dal sottoscrivere il contratto ha accettato (ovvero) proposto la seguente disciplina sull’orario di lavoro:

 

  • soppressione totale e definitiva del DPR 374/83 e la legge 1372/70
  • saturazione delle 36 ore di lavoro settimanale
  • 10 ore di prestazione per i servizi A/R
  • con accordo aziendale elevazione del limite di 8 ore per i  servizi notturni
  • 16 ore di riposo giornaliero e previo accordo riduzione ad 11 ore per i servizi A/R del trasporto locale
  • elevazione graduale del riposo giornaliero dopo un servizio notturno dalle 19 ore minime ad un massimo di 24 ore
  • riposo settimanale di 48 ore consecutive spostabili tra il 4° e il 7° giorno
  • i servizi effettuati nella fascia 0-1 non sono da considerare notturni
  • la ripresa del servizio dopo il riposo è prevista alle ore 6
  • il servizio di scorta, in caso di ritardo, non può terminare prima dell’ora successiva programmata di termine del servizio con una ulteriore ora successiva per il raggiungimento della residenza ovvero della località di fruizione del RFR.
  • nessun riferimento alle regole che disciplinano i lavoratori addetti alla scorta delle cuccette (la vogliono esternalizzare?)
  • nessun limite per le prestazioni mensili

 

L’Or.S.A S.P.V. non ci stà a subire ulteriori salassi.

Oggi, in presenza di una normativa di riferimento, si sono raggiunti livelli di produttività impensabili e che in alcuni casi offendono il vivere civile ed il decoro dei lavoratori!

Immaginiamo che cosa potrebbe significare per il personale viaggiante l’introduzione di tutte queste flessibilità che dovrebbero consentire la saturazione delle 36 ore lavorative settimanali!!

Il personale viaggiante non lavora in fabbrica ad una catena di montaggio dove il lavoro è facilmente programmabile. La produzione assegnata spesso, non consente, per ovvi motivi ed esigenze aziendali una misurazione reale della prestazione resa.

L’Or.S.A, che non è ad un passo dal sottoscrivere il contratto, sciopera per difendere i diritti e le prerogative conquistate con anni ed anni di lotta e non vuol piegarsi all’arroganza dell’Impresa sostenuta da Confindustria.

 

SCIOPERO NAZIONALE DI TUTTI I FERROVIERI DALLE ORE

21 DEL 30 NOVEMBRE ALLE ORE 21 DEL 1° DICEMBRE 2002

NON CI SONO SERVIZI MINIMI DA GARANTIRE VEDI NORME TECNICHE.

 

                                                                          LA SEGRETERIA NAZIONALE