* Via Magenta n° 13 - 00185 Roma  ( 06/4456789 F.S. 970/22799–66894 Fax: 06/44104333 F.S. 970/24333  

  * E-MAIL:  fisafs@fisafs.it   + www.fisafs.it  

            COMUNICATO n. 24

del 25 ottobre 2000

 

Braccio di ferro sul CCNL dei ferrovieri, sciopero nazionale dell’OR.S.A.

Fallita la procedura di conciliazione espletata al Ministero del Lavoro, per tentare di risolvere la controversia contrattuale, in atto ormai da un anno con la FS-Spa, l’OR.S.A. ha proclamato lo sciopero nazionale dei lavoratori delle Ferrovie dello Stato dalle ore 21.00 del 18 alla stessa ora di domenica 19 novembre.

L’OR.S.A. ha rinnovato ad Agens, l’associazione confindustriale cui è associata FS-Spa, l’invito ad avviare il negoziato per il rinnovo del CCNL sulla base della piattaforma rivendicativa presentata lo scorso 1° agosto solo a seguito dell’accordo conseguito l’8 giugno con il Ministro dei Trasporti Bersani. Nell’accordo è infatti previsto che il negoziato contrattuale dovrà definire tutte le tematiche riferite al processo di risanamento e sviluppo ed al perseguimento dell’equilibrio di bilancio delle F.S., in modo che non si determini decurtazione del reddito individuale dei lavoratori ovunque impegnati nel gruppo FS. Queste tutele dovranno essere garantite sia per la vigenza contrattuale che per i successivi rinnovi ed anche in caso di trasferimento e di cessione di ramo d’azienda.

Lo stesso dicasi per i regimi di orario che, sempre in base al protocollo ministeriale, dovranno essere conformati in modo da assicurare standard di sicurezza non inferiori a quelli in atto.

 

L’OR.S.A. infine ha chiesto ad Agens di impostare l’articolato contrattuale in modo da recepire l’impegno assunto dal Governo di applicare il CCNL in discussione a tutte le imprese ferroviarie che opereranno in Italia. Questa clausola sociale serve per evitare che una liberalizzazione del sistema ferroviario, impostata (come vorrebbe Confindustria) sulla concorrenza al più basso costo contrattuale, possa produrre gli stessi disastrosi risultati della privatizzazione delle ferrovie britanniche e far trovare i lavoratori, come è avvenuto per Telecom, in cassa integrazione senza alcuna protezione sindacale e senza prospettive di rientro.

 

La Segreteria Generale