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Organizzazione Sindacati Autonomi e di base

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OR.S.A.           organizzazione       Sindacati Autonomi e di base

ROMA, 24 MARZO 2000

COMUNICAZIONE N. 12-2000

Domenica 26 marzo, blocco totale dei treni

 

Parte dalle 21.00 di sabato per concludersi alle 21.00 di domenica, lo sciopero dei ferrovieri proclamato dall’OR.S.A. dopo il deludente incontro di ieri con le FS.

Che non vi fossero le condizioni per una revoca dello sciopero, era già stato largamente preventivato, ma l’incontro tra i rappresentanti dell’OR.S.A. e la dirigenza delle FS ha confermato le distanze e marcato punto per punto i motivi che sono alla base della complessa vertenza ferroviaria.

La Società ha ribadito le sue posizioni: nessuna clausola sociale per l’applicazione del CCNL a tutti i soggetti che intendano svolgere attività di trasporto o complementare al trasporto ferroviario; taglio del 18-20% del costo del lavoro; l’ERI (Elemento retributivo individuale) è stato confermato con scadenza al 2003; flessibilità con l’introduzione del nastro lavorativo annuo.

Prende così corpo la stima dichiarata dal Presidente delle FS, Claudio Demattè che l’ERI sia valutabile intorno ai 1000 miliardi (una media di 500.000 mila lire mensili attualmente percepite come salario fisso dai lavoratori che viene messa in scadenza al 31.12.2003).

In merito alla JV italo-svizzera, le FS hanno confermato la costituzione della nuova società e preannunciato 4.000 mila esuberi nel settore merci.

L’OR.S.A. ha quindi visto confermarsi dalla Società FS tutte le ragioni delle concrete preoccupazioni sui livelli occupazionali e l’assoluta mancanza di tutele delle attuali retribuzioni dei lavoratori delle FS che sono state e sono alla base dello scioperi nelle ferrovie. Quello di domenica è il quarto sciopero dell’OR.S.A. ed il primo che si attua con le nuove norme sancite dalla Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge 146/90 sugli scioperi nei servizi pubblici. Lo sciopero, essendo stato proclamato con venti giorni di anticipo, sarà effettuato senza l’obbligo di garantire alcun treno, salvo quelli che alle 21.00 di sabato potrebbero giungere a destinazione entro un’ora dall’inizio della protesta. Per i ferrovieri non sono previsti obblighi rispetto ad eventuali comandi che l’azienda dovesse predisporre. (Fine)

 

La Segreteria Generale