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4.11.2000           Comunicazione n. 25

 

OR.S.A. in rotta di collisione sul ccnl delle FS

 

Con la proclamazione dello sciopero nazionale dei ferrovieri, in programma dalle 21.00 del 18 fino alla stessa ora del 19 novembre, riprende il braccio di ferro che da un anno vede l’OR.S.A. (forte del sostegno dei maggiori sindacati autonomi e di base) opporsi al disegno aziendale e confindustriale di imporre ai lavoratori delle FS un CCNL a più bassi costi e con forte riduzione di posti di lavoro. Lo sciopero, svolgendosi di domenica (per non penalizzare i lavoratori pendolari) non prevede garanzie per l’effettuazione di treni e dunque potrà riproporre gli stessi disagi di quelli effettuati la scorsa estate, prima che intervenisse l’accordo firmato dall’OR.S.A. con il Ministro dei Trasporti Bersani. Accordo che impegnava il Governo a garantire eventuali differenze stipendiali oltre la durata del nuovo ccnl ed anche in caso di trasferimento di ramo d’azienda,  e che doveva conferire al negoziato contrattuale quell’imprimatur di “clausola sociale” rendendo obbligatoria l’applicazione del nuovo ccnl a tutte le imprese che esercitano attività ferroviarie in Italia.

Ora l’accordo che ha consentito di superare tutto il periodo estivo senza conflittualità, viene disconosciuto dalla controparte che, anzi, si è presentata con una posizione giudicata dall’Or. S.A. provocatoria ed impercorribile.

Sulla controversia contrattuale s’innesta poi il confronto per il rinnovo delle RSU, in programma dal 7 al 10 novembre, che deciderà la rappresentatività sindacale all’interno delle ferrovie italiane. L’OR.S.A. si presenta all’appuntamento con ottime prospettive di successo in quanto portavoce, ormai dal suo nascere, di una protesta che  recepisce un livello di malcontento assai diffuso tra i lavoratori delle FS da molti mesi alle prese con un difficile e confuso processo di ristrutturazione.

La Segreteria Generale